Piccolo ma potente

Gli sciami di raggi gamma ad altissima energia che gli SST sono ottimizzati per rilevare producono una grande quantità di luce Cherenkov, ma sono meno frequenti degli sciami a bassa energia. Pertanto, per aumentare la probabilità di rilevamento, ci sarà un numero maggiore di telescopi distribuiti su diversi chilometri quadrati nel sito dell’array CTAO-South. Rispetto agli altri telescopi CTAO, gli SST hanno un design a doppio specchio e un campo visivo più ampio.

La struttura

L’SST si basa sulla configurazione ottica a doppio specchio di tipo Schwarzschild-Couder modificata, che offre una buona risoluzione spaziale su un ampio campo di vista. Sono telescopi compatti con piccoli rapporti focali che consentono l’uso di camere compatte.

Gli specchi

A differenza dei modelli LST e MST, gli SST hanno due riflettori. Ogni SST ha un riflettore primario di 4,3 m composto da 18 segmenti esagonali che riflette la luce in un riflettore secondario monolitico di 1,8 m di diametro che focalizza la luce Cherenkov nella telecamera, dove la luce può essere digitalizzata ed elaborata.

La camera

La scala ridotta del piano focale dell’SST consente l’uso di un’innovativa camera compatta basata su fotomoltiplicatori al silicio (SiPM). Le 32 piastrelle SiPM forniscono un totale di 2048 pixel, coprendo un campo di vista di circa 9 gradi. La camera cattura la luce Cherenkov con filmati di 128 fotogrammi, ognuno dei quali dura un miliardesimo di secondo.

Rendering SST (Credit: Gabriel Pérez Díaz, IAC)

Il prototipo SST

L’attuale concetto di SST è stato convalidato, sia per la struttura che per la camera, sviluppando rispettivamente il prototipo di telescopio Cherenkov a doppio specchio ASTRI-Horn e la camera CHEC-S SiPM. Il telescopio ASTRI-Horn funge da precursore per la struttura dell’SST. Ulteriori miglioramenti alla struttura del telescopio ASTRI-Horn sono stati implementati con lo sviluppo dell’ASTRI Mini-Array per cui il primo dei nove telescopi è ora montato a Tenerife. Lo specchio primario sarà ulteriormente modificato per l’SST seguendo una diversa ottimizzazione strutturale che fornisce un migliore movimento meccanico, mentre le dimensioni e le interfacce saranno mantenute esattamente uguali.

La Collaborazione SST

L’SST è sviluppato grazie a una collaborazione internazionale che comprende istituti di ricerca e università di Australia, Brasile, Francia, Germania, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Regno Unito e Svizzera.

Precursore SST a Tenerife (Credit: Gianpiero Tagliaferri, INAF)

Notizie sul SST